Pianta della famiglia delle
Rosaceae, distribuita in Europa meridionale e in Asia occidentale. In Italia il
ciliegio selvatico cresce nei boschi, soprattutto nella zona montana e
submontana, ma si ritrova anche al
piano.
Normalmente questa specie viene coltivata in
numerose varietà per frutti
eduli.
GENERALITÀ
Il
ciliegio è un albero a foglia caduca, alto anche 20 m con rami a
corteccia grigia, mentre quella del fusto è di colore rossastro, liscia e
lucida, e si sfalda in strisce orizzontali.
Le
foglie, portate all'estremità di piccoli rami, sono pendule, hanno forma
oblunga ed acuminata e margine seghettato. La superficie della lamina fogliare
è glabra nella faccia superiore, mentre è piuttosto pelosa
nell'inferiore. Normalmente la foglia vecchia perde questa tomentosità
anche nella pagina inferiore.
I fiori sono disposti
in infiorescenze a corimbo che si sviluppano all'apice di piccoli rametti. Il
singolo fiore è formato da cinque sepali che costituiscono il calice e
cinque petali ovali di colore bianco, arrotondati all'apice e ristretti alla
base. I fiori sono profumati.
Il frutto è
una drupa sferica che ha colorazione e forma differenti a seconda delle
varietà coltivate. Il frutto della specie selvatica è molto
piccolo e di sapore amarognolo.
Per impiego
terapeutico si utilizzano i peduncoli dei
frutti.
Ramo di ciliegio con fruttiIMPIEGO
TERAPEUTICO
Il ciliegio viene utilizzato per scopi
terapeutici, come il peduncolo del frutto dell'amarena: come questa il ciliegio
ha infatti nel peduncolo attività diuretiche, antiuriche ed antigottose.
I principi attivi del peduncolo del ciliegio sono polifenoni, oltre a sali di
potassi polifenoni. Tali principi attivi sono i responsabili delle
proprietà diuretiche ed antiuriche di questa
pianta.
La presenza di polifenoni e soprattutto di
tannini permette l'impiego per uso esterno della ciliegia, come dell'amarena,
come rinfrescante e astringente delle epidermidi
infiammate.
PREPARAZIONI
-
Uso interno: si utilizza il decotto preparato con 20 g di peduncoli secchi per
litro di acqua. Si lascia bollire per 10 minuti, si raffredda a temperatura
ambiente e si filtra per garza. Si prende alla dose di 2-3 tazzine al giorno per
aumentare la diuresi ed eliminare gli acidi
urici.
- Uso esterno: si utilizza il
decotto concentrato di peduncoli, preparato con 60 g di peduncoli secchi per
litro di acqua. Si lascia bollire 20 minuti o mezz'ora, si filtra per tela. Il
decotto così preparato serve per preparare compresse imbevute da
utilizzarsi sulle pelli irritate, screpolate, arrossate (capillari sanguigni
dilatati).
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE
I peduncoli dei frutti vanno raccolti
alla maturazione dei frutti stessi, in
maggio-giugno.
I peduncoli vanno staccati dal
frutto e liberati della parte legnosa superiore e del resto del calice che
eventualmente fosse rimasto, poi debbono essere essiccati all'ombra,
disponendoli in sottile strato su setacci, in locale ben aerato. È opportuno
rimuoverli frequentemente, per agevolare l'essiccamento ed evitare processi di
fermentazione.
I peduncoli secchi si conservano in
sacchetti di carta chiusi, o meglio in recipienti di vetro scuro. In questo caso
bisogna però prestare particolare attenzione alla formazione di muffe che
si sviluppano se i peduncoli non sono perfettamente
secchi.
La coltivazione del ciliegio è
possibile solo disponendo di grande spazio e di terreno, trattandosi di pianta
arborea ad alto fusto.
Qualsiasi varietà di
coltura è utile per l'ottenimento di questa parte medicinale. Si deve
comunque partire necessariamente dall'acquisto di una piantina già
innestata dai floricultori.
Si mette a dimora a
partire da novembre, quando le foglie sono cadute, preparando una fossa fonda
30-40 cm e abbastanza ampia da ricevere tutto l'apparato radicale della giovane
pianta. Sul fondo di questa fossa verrà messo stallatico maturo in
leggero strato, da ricoprire con terriccio; quindi si metterà a dimora la
pianta avendo cura, se l'innesto è al piede, di interrare la pianta fino
a questo livello.
Durante il primo anno di coltura
la pianta va legata a un sostegno e annaffiata periodicamente nella stagione
calda (giugno-agosto).
Il ciliegio inizia a
produrre frutti tra il terzo e il quarto anno dal
trapianto.
I peduncoli delle piante selvatiche
hanno le stesse proprietà di quelli delle piante
domestiche.